Contrariamente a quanto riportato nella nota di Progetto Andria, Lista Emiliano e Fortunato per Andria, “con l’Acquedotto Pugliese -ricostruisce il Sindaco, avv. Nicola Giorgino – non vi sono debitorie per l’erogazione di acqua, ma per la depurazione ed il trattamento dei liquami e si tratta di importi che, per il 90% del totale riportato nella nota raccomandata inviata dalla spa in data 14 aprile 2017, riguardano gli anni compresi tra il 30 giugno 2000 ed il 20 giugno 2010.

Per 8 fatture si tratta invece di somme richieste per gli anni compresi tra il 2011 ed il 2017.

La richiesta di pagamento e di contestuale certificazione del credito riguarda, in prevalenza, differenze tra gli importi fatturati e quelli già liquidati ma, appunto, non per canoni di acqua, ma di depurazione. Di tutto questo i competenti settori comunali Manutenzione e Patrimonio stanno verificando, già da qualche settimana, le esatte consistenze proprio per accertare le debitorie esatte che dovrebbero essere pari ad un terzo della somma di cui invece, erroneamente, hanno dato conto le forze politiche di minoranza in consiglio comunale.

Dunque non abbiamo problemi di acqua ad Andria per le utenze degli immobili di proprietà del Comune, e le esagerazioni scandalistiche delle opposizioni non sono più tollerabili.

Tutto questo, al di là del merito del caso sollevato, segnala che ormai siamo in campagna elettorale e che tutto serve -conclude il Sindaco- per alimentare disinformazione e allarme nella città”.

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