E’ difficile cancellare dai ricordi un momento così drammatico e di grande forza emotiva ma probabilmente, soprattutto nella testa dei soccorritori, non è giusto dimenticare.

Anzi è giusto ricordare e credere fermamente che in quelle concitate e complesse ore di intervento, il 12 luglio scorso, si è fatto il possibile e probabilmente l’impossibile per salvare quante più vite umane possibili in una tragedia che la terra pugliese non avrebbe mai pensato di vivere.

La prima equipe a giungere sul luogo del disastro ferroviario tra Andria e Corato, fu proprio la “India 5” che con la “Mike 8” ha aperto e chiuso, di fatto, una maxi emergenza gestita con professionalità e spirito di servizio da soccorritori, infermieri e medici.

Quelle due postazioni del 118 di Andria, avevano a bordo soccorritori della Confraternita Misericordia di Andria, associazione che in poco più di mezz’ora ha potuto portare sull’impervio posto del disastro il proprio Posto Medico Avanzato, un grande ospedale da campo, con oltre una ventina di soccorritori e diversi mezzi per il trasporto dei feriti.

«Tramandare alle generazioni successive la memoria di gente “normale” che con il proprio lavoro si è resa “eroica”», è la motivazione alla base della consegna, lo scorso 21 settembre a Catania, del prestigioso Premio Internazionale “Rosario Livatino – Antonino Saetta – Gaetano Costa”, istituito dal Comitato Spontaneo Antimafia di Riposto, in memoria dei giudici eroi caduti nella lotta alla mafia.

Il premio, giunto quest’anno alla sua XXIIª edizione, è un’attestazione al merito a chi, durante l’anno si è distinto, attraverso l’impegno sociale e istituzionale dello Stato, non solo per commemorare la scomparsa di figure di spicco come quella del “Giudice Ragazzino” ma anche proprio quello di essersi resi eroi nel proprio impegno quotidiano nel silenzio di una tragedia che non potrà esser dimenticata. Il premio è un simbolo a tutti coloro i quali sono intervenuti in quel luogo e che a vario titolo hanno contribuito a lavorare senza sosta per due giorni per far si che non vi fosse niente di intentato.

A ritirare il premio è stata la Misericordia di San Giovanni La Punta, confraternita siciliana, a cui è stato affidato il compito dal Governatore della Misericordia di Andria, di ritirare il premio a testimonianza di quanto il movimento delle Misericordie d’Italia sia decisamente unito ed estremamente importante per la crescita sociale dei territori.

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