Primo dei due appuntamenti andriesi del cartellone di TEATRO CIVILE il 23 marzo, dalle ore 9.30 alle 11.30, nell’ Auditorium Mons. G. Di Donna con lo spettacolo MANUALE DISTRUZIONE, monologo di Mariantonia Capriglione, per la regia di RAFFAELE ROMITA.

Questo matinèe ha per oggetto la storia di un’attrice, Mariantonia, alla ricerca costante della sua dimensione artistica, incertezze che scaturiscono dalla perenne propensione al raggiungimento della perfezione.

La bellezza è l’ossessione di una donna che pur di piacere e di piacersi, inizia il macabro gioco dell’autolesionismo; entra così nel vortice della Bulimia combattendo tra amore e odio.

Il tema è dunque quanto mai attuale da porgere con equilibrio nella realtà quotidiana ed è appunto un tema coerente con la filosofia ispiratrice di Teatro Civile, cartellone allestito dalla Regione Puglia in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, dedicato agli studenti delle scuole secondarie di secondo ordine, nella consapevolezza che la cultura e, in particolare, il teatro possono concorrere in maniera determinante alla crescita socioculturale dell’individuo e della collettività.

Gli spettacoli in cartellone sono iniziati il 9 marzo a San Severo e termineranno ad aprile, mese nel quale si terrà il secondo dei due spettacoli andriesi del cartellone, quello del 27, sempre dalle 9.30 alle 11.30, presso l’ Auditorium Mons. G. Di Donna con PALAZZO D’OCCIDENTE di Michele Santeramo, con Patrizia Labianca e Maria Elena Germinario, per la regia di ANTONIO MEMEO.

In questa produzione di MARLUNA TEATRO-Coproduzione I SERIOMICI, si racconta l’eccidio delle sorelle Porro del 7 marzo 1946 raccontato da loro stesse.

Quel giorno – si legge in una nota del Consorzio teatro Pubblico Pugliese – una folla affamata e misera entra nel palazzo delle sorelle Porro, picchia, bastona, trascina fuori due delle sorelle, le ammazza a botte. Lascia i loro corpi senza vita per strada, per tutta la notte.

Il testo condivide con gli spettatori i temi che stanno alla base della necessità di violenza a cui sembriamo tutti condannati.

Vari quadri raccontano la vicenda e provano a portarla dentro il presente delle relazioni tra le persone.

Si indaga su come alla base della violenza ci sia la difesa strenua della parola “io”.

Qui ciascuno spettatore dovrà decidere per sé chi ha ragione: chi ha ucciso o chi è stato ucciso.

Lo spettacolo ha debuttato al Festival Castel dei Mondi di Andria nel settembre 2022.

“Incontrarsi attraverso i linguaggi dell’arte, elaborarne il pensiero critico, in forma personale e come discernimento comunitario, su temi di rilevanza sociale, civile, sui diritti, sul rapporto con il creato e la sostenibilità degli stili di vita è fondamentale – osserva l’assessora alla Bellezza, Daniela Di Bari -nel cammino dei giovani cittadini per la propria formazione integrale.

Farlo con il linguaggio dell’arte teatrale pone la persona protagonista del racconto nella completa immersione che il teatro fa fare, nell’esercizio meraviglioso di stare dentro la scena con gli attori.

Il cammino, in collaborazione con la Regione Puglia ed il Teatro Pubblico Pugliese, fatto insieme ad altre città segna la scelta di un territorio che desidera ricercare e proporre insieme consegnando a tutte e tutti la dimensione del cammino collettivo.

Un cammino nel quale la città di Andria – conclude Di Bari – ha voluto, non per caso, inserire in cartellone, così svolgendo un ruolo attivo, propositivo, due opere di fortissimo impegno civile e sociale”.

“La rassegna di Teatro Civile – aveva sottolineato nei giorni scorsi Grazia Di Bari, consigliera delegata per le Politiche culturali della Regione Puglia, durante la presentazione a Bari, al Cineporto, del cartellone – nasce dall’esigenza di fare tornare i ragazzi a teatro e di comprendere quanto sia importante da un lato abbattere il muro dell’indifferenza e dall’altro essere parte attiva delle comunità.

Gli spettacoli sono su temi profondi, su cui è importante che i nostri giovani si confrontino.

Dialogare tra loro e con i referenti delle compagnie teatrali coinvolte contribuirà a creare nei nostri studenti una coscienza critica”.

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