“Progetto donna sicura” è il nome dell’iniziativa, patrocinata dal Comune di Andria e curata dall’Accademia WingTsun Puglia EWTO Italia che sarà protagonista, nell’ambito del tema “Violenza di genere: strategie e progetti d’intervento”, del convegno che si terrà mercoledì 25 novembre, a partire dalle 18, presso la Sala Consiliare di Palazzo di Città, sito in piazza Umberto I, 1.
Il programma dell’evento, aperto dal dott. Sabino Liso, alle 18.00, sarà seguito dagli interventi degli “specialisti” che si alterneranno a dibattere sui vari aspetti della tematica:
– la dott.ssa Ines Panessa, psicologa clinica e forense, su “Il profilo dell’aggressore tipo e della vittima tipo”;
– il dott. Felice Scaringella, dott. in psicologia clinica e socio ordinario del Centro Studi Abusi Psicologici, sugli “Aspetti patologici e psicopatologici della violenza di genere”;
– Sifu Cosimo Laguardia, Resp. Regionale dell’Accademia Wingtsun Puglia ed Esperto in sicurezza, prevenzione e autodifesa, su “Al cuore della violenza di genere. L’aggressione reale.”;
– l’avv. Lucia Scarano, Cultore di Diritto Penale all’università degli Studi di Bari, su “Giurisprudenza dello stalker”;
– Sifu Cosimo Laguardia su “Progetto donna sicura – Il Wingtsun come mezzo per il contrasto alla violenza di genere”;
– La dott.ssa Elisa Manta, Assessore alle Politiche Sociali, su “Intervento del servizio pubblico nei casi di violenza”.
Prenderanno parte alla discussione anche il Sindaco, Avv. Nicola Giorgino, l’Assessore alla Polizia Municipale, Sergio Cursio, il Responsabile della Polizia Municipale, Ten. Col. dott. Riccardo Zingaro e l’Assistente WingTsun Puglia – Andria, M.llo Ord. Vincenzo Perrone.
In Italia, i dati relativi agli episodi di violenza perpetrata a danno delle donne sono tutt’altro che confortanti. Infatti, dall’indagine ISTAT del 2008 “La violenza e i maltrattamenti contro le donne dentro e fuori la famiglia in Italia”, realizzata su un campione di 25mila donne tra i 16 e i 70 anni intervistate su tutto il territorio nazionale da gennaio e ottobre 2007, è risultato che: 6.7 milioni di donne, ovvero il 31.9 % di quelle comprese nella suddetta fascia d’età, hanno subito violenza fisica o sessuale nel corso della vita;7.1 milioni di donne hanno subito o subiscono violenza psicologica;2.7 milioni di donne hanno subito comportamenti persecutori (stalking) e 1.4 milione di donne, pari al 6.6 %, sono vittima di violenza fisica o sessuale prima dei 16 anni. Inoltre, il 69.7 % degli stupri è opera di un partner ex o attuale, il 17,4 % è opera di un conoscente e solo il 6.2 % è opera di estranei. Ad aggravare queste sconcertanti statistiche ne arrivano delle altre che dimostrano la riluttanza della maggior parte delle vittime a denunciare, dal momento che nella stragrande maggioranza dei casi i carnefici non sono affatto ignoti. Infatti, appena il 18.2 % delle donne considera la violenza subita in famiglia un reato, mentre ben il 45,2 % di chi subisce violenza dal partner attuale non ne parla con nessuno, sennonché addirittura il 93 % delle violenze causate da un partner non viene mai denunciato.


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