E' un coro unanime, politicamente trasversale, quello che si leva dai sindaci di tutta Italia dopo che il Governo ha deciso che l'extragettito Imu atteso sarà ristorato solo per metà dallo Stato mentre per il restante 50% a pagare dovranno essere i cittadini.
“Come giustamente dichiara il presidente Anci, Fassino – afferma il Sindaco Nicola Giorgino – non si può continuare ad abusare del senso di responsabilità e della pazienza dei sindaci e delle comunità. Ora basta, il Governo aveva assunto solennemente due espliciti impegni: che da un lato i contribuenti non avrebbero più pagato l’Imu nel 2013 e dall'altro lato che ai Comuni sarebbe stato garantito l’identico importo volto ad assicurare l’erogazione di servizi essenziali ai cittadini. Non è accettabile un cambio totale di direzione da parte del Governo in quanto le amministrazioni rischierebbero il collasso. Questo – prosegue Giorgino – senza dimenticare che i cittadini, sempre a causa di scelte generate a Roma, in particolar modo dal prof. Monti, dovranno fare i conti con la iniqua Tares che si abbatte nel mese di dicembre colpendo soprattutto le attività commerciali. Il Governo vuole battere cassa sulla pelle dei cittadini nonostante le dichiarazioni con le quali Letta ed i ministri economici affermano il contrario. Troppa confusione, troppa demagogia e troppo caos normativo. I sindaci sono stufi di queste manfrine e con loro i cittadini. Mi auguro che l'Anci – conclude il Sindaco di Andria – non faccia sconti ed interrompa ogni rapporto istituzionale con il Governo, portando il tema della pressione fiscale al centro di ogni propria azione. Personalmente, qualora non venga posto rimedio alla vicenda, mi farò promotore presso l'assemblea dei sindaci di un ricorso sulle coperture dell'Imu presso la Corte Costituzionale per illegittimità”


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