Inaugurato sabato 1° aprile 2017 , presso il presidio di riabilitazione Quarto Di Palo Mons. Di Donna, in occasione della giornata Mondiale dell’Autismo, il centro Autismo FI.ABA – Fare insieme, “Un centro – ha commentato la dott.ssa Pasqua Mele, neuropsichiatra infantile del presidio di riabilitazione – realizzato con lo scopo di accompagnare i bambini nel lungo percorso della vita e dare delle risposte ai genitori che difronte a una diagnosi si trovano impreparati e hanno bisogno di essere guidati nella necessità di intraprendere la fase riabilitativa”.

Soddisfatto il rettore di Quarto Di Palo, Padre Francesco Prontera, che dopo il momento di preghiera e benedizione del centro, a cui ha preso parte il Vicario del Vescovo, don Gianni Massaro, ha dichiarato: «Abbiamo voluto dare il nostro contributo alla campagna di sensibilizzazione sull’autismo ed in questa particolare ricorrenza abbiamo anche pensato di promuovere e, quindi, inaugurare il nostro Centro Autismo FI.ABA – Fare Insieme: due parole che racchiudono in maniera precisa e concisa la finalità del centro, un centro aperto al territorio che vuole diventare punto di riferimento per la diagnosi e la cura della patologia.

I Padri Trinitari – ha continuato Padre Francesco – da sempre sono operativi sul fronte della “liberazione” delle moderne forme di schiavitù: sul malessere psico-fisico si deve e si può intervenire. Non smetterò mai di ringraziare l’equipe di specialisti ed esperti che quotidianamente mettono al servizio di tutti la loro esperienza e professionalità. Mi piace ricordare don Tonino Bello che diceva: «Solo se avremo servito potremo parlare e saremo creduti. L’unica porta che ci introduce oggi nella casa della credibilità è la porta del servizio…..Conta più un gesto di servizio che tutte le prediche e le omelie!»

A porgere i saluti istituzionali dell’amministrazione comunale il Sindaco Nicola Giorgino e la Presidente del Consiglio, Laura Di Pilato. Giorgino si è complimentato con gli operatori del presidio di riabilitazione di via Corato per il lavoro costante e meticoloso che svolge nei confronti degli utenti dislocati sul territorio ed ha rimarcato l’attenzione, sempre alta, dell’amministrazione comunale per le politiche Sociali. Anche il consigliere regionale, Sabino Zinni ha portato i saluti della Regione Puglia, ribadendo che: «L’impegno degli operatori a tutti i livelli nell’interagire con i ragazzi è davvero commovente, qualcosa che va al di là del semplice “lavoro”. Nelle testimonianze ciascuno di loro ha sottolineato come a crescere e maturare sia colui che si approccia ai ragazzi e non viceversa. Chi ha avuto esperienze di questo tipo sa che è così».

Significativa la testimonianza di suor Veronica Donatello responsabile del Settore per la catechesi delle persone disabili dell’Ufficio Catechistico nazionale della Cei, insignita anche dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con la onorificenza al Merito della Repubblica Italiana, che si è chiesta: “Perché ci identifichiamo sempre con quello che non abbiamo, invece di guardare quello che c’è? Spesso i limiti non sono reali, i limiti sono solo negli occhi di chi ci guarda. Dobbiamo fermarci in tempo, prima di diventare quello che gli altri si aspettano che siamo. È nostra responsabilità darci la forma che vogliamo, liberarci di un po’ di scuse e diventare chi vogliamo essere, manipolare la nostra esistenza perché ci assomigli. Non importa se hai le braccia o non le hai, se sei lunghissimo o alto un metro e un tappo, se sei bianco, nero, giallo o verde, se ci vedi o sei cieco o hai gli occhiali spessi così, se sei fragile o una roccia, se sei biondo o hai i capelli viola o il naso storto, se sei immobilizzato a terra o guardi il mondo dalle profondità più inesplorate del cielo. La diversità è ovunque, è l’unica cosa che ci accomuna tutti. Tutti siamo diversi, e meno male, altrimenti vivremmo in un mondo di formiche.

Non c’è nulla che non possa essere fatto, basta trovare il modo giusto per farlo. Io tengo il microfono con i piedi, altri con le mani, altri ancora lo tengono sull’asta. Sta a noi trovare il modo giusto per noi. Io credo nella legge dell’attrazione: quello che dai ricevi. Se trasmetti amore, attenzione, serenità; se guardi alla vita con uno sguardo costruttivo; se scegli di essere attento agli altri e al loro benessere; se conservi le cose che ami e lasci scivolare via quelle negative, la vita ti sorriderà. Se avessi avuto paura sarei andata all’indietro, invece che avanti. Se mi fossi preoccupata mi sarei bloccata, non mi sarei buttata, avrei immaginato foschi scenari e mi sarei ritirata. Invece ho immaginato. Adesso sono felice, smodatamente, spudoratamente felice. Ed è una gioia raccontarla, questa mia felicità».

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