“È stato approvato finalmente il progetto esecutivo di interramento della ferrovia. A giorni ci sarà la consegna ufficiale del cantiere da cui decorreranno i 19 mesi per il completamento dei lavori.

Ecco che, se tutto procederà secondo i piani, i lavori saranno ultimati a dicembre 2023”.

Lo fa sapere l’Assessore alla Mobilità Pasquale Colasuonno, rispondendo alle richieste diffuse a mezzo stampa qualche giorno fa delle consigliere comunali Sgarra e Faraone.

“Il progetto esecutivo era in corso di validazione da tempo” continua l’Assessore, “senza quello non sarebbe potuto partire ufficialmente il cantiere.

Fortunatamente in questi mesi sono stati fatti secondo cronoprogramma i saggi e le predisposizioni richieste, portando avanti tutte le attività preliminari.

Ecco anche il perché di alcune forzature dal punto di vista della mobilità e del trasporto pubblico che siamo stati costretti a fare e di cui avevo già dato conto ai cittadini: proprio per rispettare quelle tempistiche.

A tal proposito 3 giorni fa abbiamo piantato in Largo Ceruti alcuni alberi espiantati dalle zone di cantiere.

Ma ovviamente stiamo parlando di una minima parte. In tutto a causa dei lavori saranno espiantati 150 alberi e l’accordo con Ferrotramviaria è che a fine cantiere ne saranno reimpiantai altrettanti.

Per quanto riguarda tipologia e posizionamento possiamo deciderlo assieme alle associazione e ai cittadini interessati.

Da qualche giorno inoltre siamo entrati in possesso del cronoprogramma delle chiusure dei passaggi a livello, stiamo lavorando davvero alacremente perché i disagi alla circolazione siano i più limitati possibile.

I primi passaggi ad essere chiusi saranno quello di viale Gramsci e il sovrappasso di via Bisceglie: il primo a fine aprile, il secondo a inizio maggio, a poca distanza l’una dall’altro.

Dopodiché seguiranno via Ospedaletto, via Vecchia Barletta e via Barletta.

Daremo comunque tempestivamente notizia delle date precise.

Per quanto ci stiamo impegnando per trovare le soluzioni migliori per la circolazione delle auto, è chiaro che i lavori toccheranno i punti vitali per la mobilità ad Andria, ed i disagi, inutile negarlo, ci saranno.

Anche perché la chiusura di ogni singolo passaggio andrà dai 5 ai 6 mesi.

Ecco che colgo l’occasione per fare un appello ai miei concittadini: prendiamo questa occasione per provare a cambiare abitudini in fatto di mobilità.

Iniziamo a lasciare il più possibile l’auto a casa e a muoverci a piedi, o in bici.

Ne parliamo da anni dell’opportunità di un cambiamento simile: ora, costretti dalla contingenza di questo gigantesco cantiere, è tempo di realizzarlo.

I prossimi mesi non saranno mesi facili per girare ad Andria in auto, ecco che chiediamo ai cittadini di mettersi nell’ottica di farlo solo quando davvero necessario.

I cantieri che interessano i passaggi, fondamentali per l’intero progetto, andranno avanti d’estate, con le scuole chiuse e il bel tempo, proprio per incoraggiare la mobilità alternativa.

Andria sta vivendo un passaggio storico e per portarlo a termine ha bisogno della collaborazione di tutti noi”.

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