Sale a sei, con Andria che lo ha sottoscritto oggi con la prima uscita ufficiale del neo Sindaco, avv. Giovanna Bruno, il numero dei Comuni della provincia di Barletta Andria Trani che si sono dotati dei Patti per la Sicurezza Urbana. Dopo Trinitapoli, Barletta, Trani e Bisceglie, quest’oggi è toccato anche ad Andria, oltre a Canosa di Puglia, nel corso di una cerimonia tenutasi nel Palazzo del Governo di Barletta, cui ha partecipato il Viceministro dell’Interno, On. Matteo Mauri, il Prefetto di Barletta Andria Trani Maurizio Valiante, i Sindaci ed il Vicepresidente della Provincia, i vertici delle Forze di Polizia di Bari e Foggia, i rappresentanti delle associazioni di categoria del comparto agricolo, dei Gal “Le Città di Castel del Monte” e “Ponte Lama”, degli istituti di vigilanza e dei consorzi delle Guardie Campestri del territorio.

Con la sottoscrizione dei Patti ad Andria e Canosa di Puglia sono previsti interventi per la sicurezza urbana, con l’obiettivo di assicurare un “territorio sotto controllo” attraverso non solo le fondamentali attività di vigilanza delle Forze di Polizia, ma anche il potenziamento ed il monitoraggio delle telecamere di videosorveglianza (con i Comuni che si impegnano a riconoscere agevolazioni fiscali in favore di privati ed associazioni che impiantino sistemi di videosorveglianza) ed attività di tutela del patrimonio immobiliare; saranno inoltre individuate aree urbane da sottoporre a particolare tutela e misure di prevenzione, anche attraverso la modifica al Regolamento di Polizia Urbana per l’attuazione del Daspo Urbano, nonché promosse azioni per il rafforzamento della cultura della legalità con il coinvolgimento delle scuole, delle parrocchie e dell’associazionismo locale.

Con il progetto “Scuole Sicure” saranno adottate misure preventive e di contrasto ai fenomeni di devianza prossimi all’attività scolastica, con particolare riferimento a bullismo, cyberbullismo e consumo di droga e saranno attivati progetti educativi sulla legalità in collaborazione con i servizi sociali, la Asl, gli operatori economici e l’associazionismo locale.

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