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"La libertà è come l'aria: necessaria". Il discorso del Sindaco Giovanna Bruno per gli 80 anni della Liberazione d'Italia

La cerimonia questa mattina al Monumento ai Caduti

Data :

25 aprile 2025

"La libertà è come l'aria: necessaria". Il discorso del Sindaco Giovanna Bruno per gli 80 anni della Liberazione d'Italia
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Descrizione

Di seguito il discorso pronunciato dal Sindaco avv. Giovanna Bruno al Monumento ai Caduti per la celebrazione degli 80 anni della Liberazione d'Italia, oggi 25 aprile 2025.

"Con sobrietà.
Senza la banda, senza il coro dei ragazzi, senza le loro riflessioni frutto di studio e approfondimento.
Senza Bella Ciao.
Con sobrietà.
Ma è festa, è pur sempre festa.
È festa di Liberazione!

Un compleanno importante, che ha il sapore della maturità, con questi suoi 80 anni.
Eppure, c'è ancora tanta acerbità, se pensiamo a quanti ancora non comprendono il valore profondo di questa giornata.
Il valore alto della libertà.

La libertà è come l'aria: necessaria.
Senza di essa non si vive nè si sopravvive.
C'è asfissia, poi la morte.
Senza libertà non c'è democrazia, non ci saremmo noi oggi.
E non ci sarebbe stata libertà, nè liberazione, se non fosse stato per quegli uomini e quelle donne che l'hanno voluta, con coraggio cercata, contro la comodità apparente di stare dalla parte del tiranno.
L'hanno determinata, quella libertà.
Facendo Resistenza.
Come dovremmo noi oggi resistere ai soprusi, all'illegalità, all'immoralità, ai genocidi, alle guerre, alle atrocità, alle disuguaglianze, alle ingiustizie.

Resistere e contrastare, con atteggiamenti e scelte che dicano la forza della mitezza, il coraggio della pace, l'esercizio difficile della comunione.

La libertà è un lusso per tanti, un privilegio.
Per noi, che l'abbiamo ereditata, preziosa, con il sangue di chi 80 anni fa l'ha conquistata, è un impegno.
Per oggi e per il futuro.

Non è scontata ed è in pericolo, sempre, ogni momento: venti di destabilizzazione spirano troppo vicini anche a noi.
In parte, purtroppo, li assecondiamo pure, invece che respingerli. Lo fa qualcuno per noi. Qualcuno che non ha ancora ben compreso cosa significhi 25 aprile.

La libertà, che ha la firma rosso sangue di quelle partigiane e di quei partigiani, ha il sapore amaro della morte ma quello frizzante della gioia.
La gioia di una festa da celebrare.
Con sobrietà, quest'anno.
Per la scomparsa di un grande uomo che ha avuto il coraggio di parlare di disarmo, perché senza di esso non c'è vera pace.
Che ha avuto la chiarezza di dire che quanto accade a Gaza è genocidio, quanto in Ucraina è sopruso, quanto in Ruanda è martirio di innocenti.
Un uomo che ha coniugato le parole libertà, pace, giustizia sociale e democrazia come fossero grani del rosario della nostra quotidianità.
Un uomo piccolo, come il suo nome, Franciscus. Francesco.

Con sobrietà, certo.
Ma oggi è festa.
Peccato per gli assenti, di quest'anno e di sempre.
Non sono giustificati.
Nè mai potranno esserlo, se non comprendono il valore della memoria del 25 aprile e il monito per i tanti 25 aprile a venire.

La libertà è come l'aria.
Necessaria.
W l'Iltalia, W la liberazione.
W la libertà!"

Il Sindaco Giovanna Bruno 

Ultimo aggiornamento: 24 aprile 2025, 17:47

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