Descrizione
Ha operato ad Andria e a Castel del Monte dal 1950 al 1978: è l’Opera Bonomo a cui il prof. Lorenzo Bonomo e suo fratello Riccardo hanno dedicato una pubblicazione, con foto e ricordi del tempo, dal titolo “La Storia e le storie dell’Opera Bonomo”. La prima copia cartacea è stata consegnata questa mattina nelle mani del Sindaco Giovanna Bruno, accompagnata da un dossier fotografico sullo scempio in cui versa attualmente l’Opera a Castel del Monte, dopo il suo passaggio dapprima alla Provincia di Bari e poi dal 2009 alla Provincia Bat.
Un'opera benefica che dal 1950 al 1978 ha operato in favore di bambini e giovani affetti da fragilità fisiche e psicologiche o appartenenti a famiglie disagiate del territorio. «Nel 1950 eravamo nell'immediato dopoguerra e la nostra nazione soffriva di crisi sociale economica soprattutto nel sud – spiega il prof. Lorenzo Bonomo - e quindi Franco Bonomo, mio padre, e i suoi fratelli decisero di dare vita ad una istituzione, la prima ospedaliera ad Andria, realizzando un ospedale pediatrico che non era presente nella provincia di Bari. Dal 1957 poi realizzarono a Castel del Monte un'opera a favore di bambini non malati ma appartenenti a famiglie disagiate, dando loro una educazione scolastica e professionale. Per noi oggi è un dovere ricordare, un dovere morale. Abbiamo voluto metterla per iscritto questa storia perché sia le generazioni che in parte ne hanno sentito parlare sia le generazioni presenti ma soprattutto le future sappiano che cosa è stata l’Opera Bonomo: una bella pagina di storia e di umanità che sa prendersi cura di chi nella vita è stato meno fortunato, fino al 1978 ma poi, ahimè, non lo è stata più quando nel 1978 il pressoché totale patrimonio dell'opera di Castel del Monte fu donato alla provincia di Bari (per farne un centro di richerche alimentari n.d.r.) e poi successivamente alla provincia Bat. Gran parte delle notizie riportate in questa pubblicazione sono state tratte dalla relazione predisposta da nostro padre, relazione allegata al nuovo statuto del 1984 e contenente la storia delle diverse fasi della vita dell’Opera. Noi figli abbiamo avuto la fortuna di vivere accanto ad un uomo non comune, al di fuori degli schemi, moderno, cristiano ma non bigotto, che ha dimostrato il suo senso della carità con i fatti, con la concretezza di ciò che ha realizzato».
«Una pagina davvero molto bella e importante per la città – aggiunge il Sindaco Giovanna Bruno - che ci piace salvaguardare e diffondere. Sono onorata e lieta che i familiari abbiano scelto di consegnare per primo al sindaco questo lavoro e questo dono diventa anche impegno: lavorare insieme per tentare di salvaguardare quella parte di storia e la stessa Fondazione Bonomo con il suo immobile, i suoi spazi oggi preda di atti di vandalismo e furti. Faremo la nostra parte, per quello che è di nostra competenza, e proviamo a parlare di futuro».
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Ultimo aggiornamento: 12 agosto 2025, 15:56