Descrizione
Si è svolto nei giorni scorsi presso il Palazzo Ateneo dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” un incontro di approfondimento dal titolo “Il futuro del turismo enogastronomico in Puglia”, promosso nell’ambito del progetto PRIN 2022 PNRR in collaborazione con Italia Domani, il Ministero dell’Università e della Ricerca e con il contributo dell’Unione Europea.
L’evento ha rappresentato un’occasione di confronto tra accademici, operatori del settore, amministratori locali e produttori, con l’obiettivo di delineare strategie condivise per valorizzare il patrimonio enogastronomico pugliese come leva di sviluppo sostenibile e rigenerativo. Tra i partecipanti, anche l’Assessore alle Radici del Comune di Andria, Cesareo Troia, Vicepresidente vicario dell’associazione nazionale “Città dell’Olio”.
Nel corso del suo intervento, l’Assessore Troia ha sottolineato come il turismo legato al cibo e al vino rappresenti una delle principali tendenze in crescita nel settore turistico, con numeri che – secondo il Rapporto sul Turismo Enogastronomico 2024 – sono quasi triplicati in un decennio. «Il gusto è oggi un potente attrattore economico – ha dichiarato – ma è fondamentale trasformare la nostra offerta in un sistema esperienziale autentico e integrato».
La Puglia, con i suoi 4 siti UNESCO, 26 parchi naturali e una biodiversità alimentare che varia da borgo a borgo, possiede tutti gli elementi per proporsi come destinazione d’eccellenza. «Nei prossimi anni – ha aggiunto Troia – i viaggiatori saranno sempre più consapevoli e attenti a sostenibilità, qualità della vita e salute. In questo contesto, il cibo tornerà ad essere vissuto come atto culturale e identitario».
L’obiettivo, secondo l’Assessore, deve essere quello di superare il semplice modello della degustazione, per abbracciare esperienze immersive: dalla raccolta delle olive alle passeggiate tra ulivi secolari, dalle lezioni di cucina tradizionale alle cene nei frantoi accompagnate da musica popolare. L’olio extravergine d’oliva, alimento simbolo della dieta mediterranea, va riconosciuto come bene culturale e nutraceutico, e posto al centro di un’offerta turistica rigenerativa.
Troia ha poi evidenziato l’importanza di creare sinergie tra agricoltori, operatori dell’accoglienza, artigiani del gusto e amministrazioni. «Pensiamo alla nascita di Comunità dell’Olio – ha spiegato – come strumenti per fare sistema e costruire un’identità territoriale condivisa, dove è la comunità intera a raccontarsi al viaggiatore».
Al centro dell’intervento anche il ruolo della tecnologia come alleato della tradizione. «La realtà aumentata può far rivivere la storia dei frantoi ipogei, la blockchain garantire tracciabilità e qualità, le degustazioni virtuali attrarre nuovi mercati. La tecnologia deve essere un amplificatore culturale, non un filtro tra il turista e il territorio».
Infine, un appello alla politica regionale: «Occorrono infrastrutture moderne per facilitare l’accesso alle aree rurali, una piattaforma digitale unitaria per raccogliere e promuovere le esperienze, e soprattutto formazione: dobbiamo investire in nuove professionalità capaci di raccontare il paesaggio, interpretare il gusto e accogliere il viaggiatore con competenza e passione».
Conclude l’Assessore: «Il futuro sarà dei sistemi territoriali integrati, capaci di offrire accoglienza diffusa e coordinata. Solo così la Puglia potrà presentarsi come una destinazione autentica, emozionante e memorabile».
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Ultimo aggiornamento: 30 maggio 2025, 15:23