Entro il 10 maggio tutti i proprietari e/o conduttori di terreni dell’agro di Andria dovranno effettuare le lavorazioni di rito come arature, fresature , erpicature o trinciature necessarie a contrastare la diffusione della xylella fastidiosa.

Il controllo sul territorio regionale sull’applicazione di queste misure è affidato, come ha stabilito la regione Puglia, a rilievi aerofotogrammetrici e all’ausilio dei Carabinieri Forestali con sanzioni da 1000 a 6000 euro.

L’agro di Andria è classificato come “agro indenne” dalla xylella, ma a qualche kilometro di distanza vi è quello di Canosa di Puglia che, è stata definito e delimitato, recentemente, come infetto insieme alle aree del Salento, di Monopoli e di Polignano.

Dunque non sono consentite distrazioni di sorta e per questo il Sindaco, Giovanna Bruno, ha emesso oggi l’ordinanza n. 154 proprio con l’obiettivo di tenere i terreni al riparo da erbe infestanti che invece alimentano le forme giovanili dell’insetto vettore del batterio Xylella fastidiosa, responsabile del “disseccamento rapido dell’olivo”.

L’ordinanza pone l’obbligo di queste buone pratiche non solo per i proprietari e/o i conduttori di terreni agricoli, ma anche per i proprietari/gestori (privati o pubblici, compresi i comuni) delle superfici agricole non coltivate, aree a verde pubblico, bordi delle strade, canali e superfici demaniali, posti sull’intero agro andriese.

Nel “PIANO D’AZIONE PER CONTRASTARE LA DIFFUSIONE DI XYLELLA FASTIDIOSA IN PUGLIA” adottato dalla Regione, è previsto, per le aree inaccessibili ai mezzi meccanici, il ricorso al “pirodiserbo” e, in alternativa, solo in caso di impossibilità, a trattamenti a base di diserbanti; lo sfalcio a raso del suolo o il diserbo con pirodiserbo, di tutte le superfici composte da strade, piazzali, parcheggi, aree di cantiere, ecc.

Le prescrizioni non valgono per i fondi con colture erbacee in atto quali cereali, proteaginose, colture orticole da pieno campo e industriali, colture foraggere e floricole.

Gli interventi a carico delle forme adulte del vettore, le quali iniziano a comparire a fine aprile inizio maggio, consistono in interventi fitosanitari “chimici” da effettuare in maniera obbligatoria esclusivamente nelle aree delimitate.

Infine, è consigliata dal Piano di Azione, sull’intero territorio regionale, la pratica della potatura e spollonatura delle piante arboree ospiti al fine di ridurre la vegetazione potenzialmente disponibile per il vettore.

Inoltre – si legge ancora nell’ordinanza – atteso che il trasferimento degli insetti vettori da zone infette a zone indenni può avvenire anche in modo passivo attraverso indumenti, autoveicoli e altri mezzi di trasporto è raccomandabile, nel passaggio da zone infette o delimitate a zone indenni, assicurarsi di non avere insetti sugli indumenti e/o i mezzi di trasporto utilizzati nonché, prevedere la copertura con teloni degli automezzi che trasportano i prodotti agricoli.

Il controllo del territorio, finalizzato all’effettiva realizzazione delle attività obbligatorie di cui innanzi, sarà realizzato dalla Regione Puglia mediante rilievo aerofotogrammetrico e con l’ausilio dei Carabinieri Forestali e la mancata osservanza sarà oggetto di una sanzione amministrativa punita con il pagamento di una somma da €.1.000,00 ad €.6.000,00.

L’ordinanza, per decisione del Sindaco, sarà trasmessa nelle prossime ore alle organizzazioni agricole, ai sindacati di categoria, agli organismi di vigilanza rurale perchè collaborino all’osservanza di queste misure che sono decisive “per proteggere il nostro patrimonio olivicolo esteso quasi 20.000 ettari della pregiata varietà “coratina”.

Dobbiamo garantire alla filiera olivicola cittadina – conclude il Sindaco Bruno – la massima tutela possibile e porla al riparo da un ecatombe che sarebbe non solo economica, ma anche sociale”.

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