Carissima Scuola,
si torna in classe. Il suono della campanella è stato preceduto da giorni intensi di preparativi vari, ma ora è tutto pronto. In alcune scuole il via c’è già stato, nella maggior parte delle altre si comincia proprio oggi.

Dopo questi ultimi due anni di paura, incertezza e sperimentazioni, l’auspicio è che tu possa immergerTi in un tempo finalmente sereno. Costantemente sereno. La crisi economica sullo sfondo, può far temere il peggio anche per Te, ma hai dimostrato di essere più forte di ogni difficoltà, perseguendo il fine di educare e formare intere generazioni.

Carissima Scuola,
possa Tu essere motore di crescita, fucina di bellezza.

Possa Tu esaltare l’entusiasmo degli allievi, la pazienza e la dedizione dei docenti, la collaborazione delle famiglie, il silenzioso lavoro degli operatori e la grande capacità organizzativa dei dirigenti.

Possa Tu essere laboratorio sano di vita, in questo strano tempo in cui la condizione giovanile desta tante preoccupazioni per la deriva educativa in cui pare essersi avvitata.

E invece Tu, amata Scuola, dai nostri figli devi tirar fuori il meglio, ai nostri ragazzi devi inculcare la curiosità del sapere e la forza rivoluzionaria della cultura.

Non temere di chiedere aiuto, quando serve: alle istituzioni, alle famiglie, alle altre agenzie educative. Lavorare per il bene dei nostri bambini, ragazzi e giovani è un dovere di tutti, un percorso da fare insieme, senza scaricare responsabilità gli uni sugli altri.

Cara Scuola,
vivo questo nuovo anno con la commozione di mamma il cui piccolo inizia il suo viaggio nella scuola primaria, delicata fase di vita.

Di mamma la cui bambina continua la sua avventura a scuola elementare, dopo l’inizio covid e la successiva scoperta della Dad e delle tante innovazioni tecnologiche cui hai dovuto sobbarcarTi.

Vivo questo anno da moglie di un insegnante, attraverso cui tocco con mano, con ammirazione, l’amorevole e quotidiano lavoro di ricerca, studio, elaborazione, originalità delle proposte, passione di tutto il corpo docente.

Vivo questo anno affidandoTi ai dirigenti, preziose guide chiamate a scegliere e decidere per il buon andamento di tutto.

Tanto il lavoro fatto con loro fino a questo momento, che mi auguro possa rinnovarsi e incrementarsi perché quando si percorre un tratto di strada insieme nella formazione, il cammino è più dolce e i risultati più tangibili.

Cara Scuola,
tornerò presto a trovarTi, nel semplice quotidiano più ancora che nelle belle manifestazioni organizzate.

E Tu torna a trovare me, istituzione, a Palazzo di Città e nei luoghi della nostra Andria. Nelle iniziative da condividere e nei percorsi da animare.

Teniamoci per mano, in questo nuovo anno tutto da vivere.

Grazie, amata Scuola, per il valore che sei!”

Giovanna Bruno
Il Tuo sindaco

Il Sindaco oggi visiterà alcune scuole tra le quali il III° gruppo di piazza Trieste e Trento, la scuola Salvemini e la elementare Verdi.

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