Andria è l’unico capoluogo di provincia del Sud dove si spende meno con un risparmio di 2,4 milioni di euro.

L’Ufficio Studi di Confartigianato ha reso noto infatti un dossier sul rapporto tra spese reali e fabbisogni standard – quelli individuati dalle legge fiscale di 6 anni fa sul federalismo per calcolare l’entità dei trasferimenti dei fondi dallo Stato agli enti locali – anziché sulla base della spesa storica, come in passato. Secondo Confartigianato – si legge in un articolo di Sergio Rizzo su Il Corriere della Sera di oggi 23 febbraio 2017, a pag. 43 – Andria è il solo capoluogo del Sud nel quale vi sia stato uno scarto positivo del 4,2% tra spesa reale e fabbisogni, al sesto posto su 21. In prima posizione Vicenza ed in ultima Modena.

Il dossier, che utilizza dati del 2013, colloca Milano quasi a metà classifica con l’8,8% cioè con risparmi per 139,7 milioni.

Dove invece lo scarto, ma negativo, è maggiore è a Caserta con una spesa superiore del 40,9% rispetto ai fabbisogni, mentre Roma è sesta con il 18,3%. Nella classifica della maggiore spesa 8 capoluoghi su 21 sono del Sud.

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