Una nuova stagione di condivisione e responsabilità per la Comunità del Parco dell’Alta Murgia, come emerge dagli esiti dell’incontro tenutosi nei giorni scorsi, presso la sede della Città Metropolitana di Bari,tra i Sindaci dei Comuni della stessa Comunità, ovvero Altamura, Andria, Bitonto, Cassano delle Murge, Corato, Gravina in Puglia, Grumo Appula, Minervino Murge, Poggiorsini, Ruvo di Puglia, Santeramo in Colle, Spinazzola, Toritto, dal Presidente della Regione Puglia, e dai Presidenti della Città Metropolitana di Bari e della Provincia BAT.

All’ordine del giorno importanti provvedimenti per il rilancio istituzionale ed operativo della Comunità del Parco. In questa direzione in maniera unanime – si legge in una nota della Comunità del Parco – è stato nominato il Vice Presidente della stessa Comunità il Sindaco di Corato, Massimo Mazzilli, che ha ringraziato per la fiducia ed ha espresso parole di grande sostegno alla nuova fase di iniziative avviate dal Parco a partire dal PATTO AMBIENTALE ai sensi dell’art. 1 della legge 394/91 che prevede che “Nella tutela e nella gestione delle aree naturali protette, lo Stato, le regioni e gli enti locali attuano forme di cooperazione e di intesa.

La Comunità del Parco Nazionale dell’Alta Murgia è organo consultivo e propositivo dell’Ente Parco ai sensi dell’Art. 9 della legge quadro sulle aree protette n.394/91. Tra i compiti principali della legge, l’applicazione di metodi di gestione o di restauro ambientale idonei a realizzare una integrazione tra uomo e ambiente naturale, anche mediante la salvaguardia dei valori antropologici, archeologici, storici e architettonici e delle attività agro – silvo – pastorali e tradizionali, attraverso la promozione di attività di educazione, di formazione e di ricerca scientifica, anche interdisciplinare, nonchè di attività ricreative compatibili.

La Comunità del Parco assume così un ruolo decisivo e insostituibile sia nelle attività di programmazione e controllo previste dalla legge, che di responsabilità nella promozione di una cittadinanza attiva e della sua partecipazione.

La diffusione di una cultura della comunicazione, che sappia esprimere in modo chiaro i principi e le finalità dei suoi obiettivi, che renda “visibili” i connotati dei suoi compiti e le relative responsabilità stimolando l’interesse verso le problematiche ambientali, oggi può favorire la nascita e la crescita di atteggiamenti positivi da parte di una opinione pubblica sempre più attenta, più sensibile, più disponibile alla comprensione dei problemi del proprio territorio, del proprio habitat, del proprio ambiente di vita.

In questa visione il PATTO AMBIENTALE sancisce un nuovo approccio che supportato da norme ed opportunità di finanziamento potranno fornire un ulteriore rilancio dell’impegno dei Sindaci e degli amministratori del Parco verso una più consapevole e responsabile stagione di programmazione in linea con il nuovo “PIANO DI AZIONE per la natura, i cittadini e l’economia” promosso dall’Unione Europea e basato –si conclude la nota della Comunità del Parco – sui seguenti obiettivi:

1 – migliorare gli orientamenti e le conoscenze e rafforzare il vincolo fra tutela della natura e obiettivi socioeconomici;

2 – favorire la titolarità politica, collaborando con le autorità a livello nazionale, regionale e locale, nonché con i proprietari dei terreni e i giovani;

3 – rafforzare gli investimenti nella natura, tramite un aumento del 10 % del bilancio del programma LIFE dell’UE e stimolando gli investimenti del settore privato;

4 – promuovere le attività di sensibilizzazione per informare le parti interessate e i cittadini dei benefici garantiti da una natura sana per il benessere e la qualità della vita.

 

nella foto l’incontro nella sede della Città Metropolitana, in primo piano a destra, l’Assessore all’Ambiente del Comune di Andria, avv. Michele Lopetuso.

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