Il Governo ha varato l’iniziativa BELLEZZA per recuperare i luoghi culturali dimenticati e ha messo a disposizione 150 milioni di euro. Fino al 31 maggio tutti i cittadini potranno segnalare all’indirizzo di posta elettronica bellezza@governo.it un luogo pubblico da recuperare, ristrutturare o reinventare per il bene della collettività o un progetto culturale da finanziare. Una commissione ad hoc stabilirà a quali progetti assegnare le risorse. Il relativo decreto di stanziamento sarà emanato il 10 agosto 2016.

Questa iniziativa potrebbe essere un’ottima occasione per puntare al recupero e completamento del restauro di Palazzo Ducale, oggetto di un primo progetto di consolidamento statico. Per questo completamento la città può mobilitarsi per segnalare il nostro palazzo Ducale all’indirizzo bellezza@governo.it scrivendo:

Oggetto: recupero Palazzo Ducale – Andria (BT) – Puglia

Testo: completamento del restauro del Palazzo Ducale, Andria (BT), Puglia.

Motivazione: Il Palazzo Ducale è l’imponente edificio che domina il centro storico di Andria, il luogo che ha ospitato nel corso dei secoli le famiglie che hanno governato la città di Andria  e i suoi territori. È fisicamente connesso con la Cattedrale mostrando la stretta interrelazione tra il potere religioso e laico. Il Palazzo racconta le travagliate vicende ed anche i fasti vissuti nella città. Fu edificato sull’impianto del castellum medioevale, in cui pare sia nato Corrado IV di Svevia nel 1228. Sede dei duchi del Balzo dal XIV al XVI secolo. Successivamente divenne di proprietà della famiglia dei Carafa che conferì l’attuale aspetto. Verso la metà del XIX venne venduto alla famiglia Spagnoletti-Zeuli che realizzò interventi edilizi aggiungendo anche un nuovo corpo di fabbrica.

Ovviamente PIU’ MAIL ARRIVERANNO AL GOVERNO E PIU’ PROBABILITA’ CI SARANNO CHE IL PROGETTO VERRA’ FINANZIATO. E’ quindi decisiva la massima diffusione mediatica della iniziativa che potrebbe essere allargata anche agli andriesi che sono all’estero o fuori Andria e che andrebbero pure mobilitati.

La mobilitazione della città potrebbe consentire la restituzione alla fruizione pubblica di questo magnifico Palazzo che il Comune aveva già salvato una prima volta dalla vendita ai privati acquistandolo, in proprio, dalla Curatela Fallimentare nel 2001 per destinarlo a funzioni di carattere culturale e sociale. Ora deve essere completato anche per attirare ed ospitare adeguatamente i visitatori del vicino Castel del Monte, sito Unesco, che ricade nel territorio comunale di Andria, così da creare un fil rouge tra la città ed il maniero federiciano.

Per ulteriori dettagli:http://www.governo.it/approfondimento/bellezzagovernoit/4793

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