“Organizzare un evento non è mai cosa semplice, soprattutto quando bisogna sudarselo in tutte le maniere. Quello che abbiamo vissuto nella preparazione di questo Festival mi ricorda un pezzo de La tempesta di Shakespeare, una storia complicata, un storia politica, di ingiustizia e di riaggiustamenti. È una storia che evidentemente riflette un po’ quello che abbiamo vissuto nelle continue visite, garbate ma tenaci, dell’assessore alla Cultura del Comune di Andria, nella visione pluripartitica che abbiamo avuto. Ci vuole passione per organizzare bene le cose. Abbiamo empatia con la nostra Regione. Abbiamo il dovere di continuare nella direzione già intrapresa migliorando continuamente, e noi lo stiamo facendo, questa bellezza straordinaria che è la regione Puglia”.

Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che questa mattina ha partecipato alla presentazione della 20esima edizione del Festival Castel dei Mondi insieme con l’assessore all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia Loredana Capone, il sindaco della città di Andria, Nicola Giorgino, il presidente del Teatro Pubblico Pugliese Carmelo Grassi, il direttore artistico del Festival 2016 Riccardo Carbutti e l’assessore alla Cultura del Comune di Andria Luigi Del Giudice. “Il respiro della città” è il tema ispiratore e conduttore della edizione numero 20 del Festival di Andria Castel dei Mondi (23 settembre/9 ottobre 2016), un Festival diventato nel tempo un appuntamento di rilievo nel panorama delle manifestazioni teatrali nazionali ed internazionali.

“Abbiamo realizzato un lavoro in grande sinergia, un lavoro di squadra con il Comune di Andria e anche con i consiglieri regionali – ha sottolineato l’assessore Capone – abbiamo lavorato su un’attività che dà al direttore artistico il merito, insieme al Teatro Pubblico pugliese, di aver organizzato un grande festival, un festival di speranza per una comunità gravemente colpita che deve però pensare al proprio futuro e che anche attraverso la cultura può trovare il modo di rigenerarsi”.

Per la Capone “il Festival dello spettacolo dal vivo, è veramente un grande evento che la Regione Puglia ha voluto sostenere affrontando tutte le difficoltà. Gli eventi non sono finanziabili con le risorse europee di per sé ma devono valorizzare il territorio e questo è un Festival che valorizza la comunità, le città, il territorio e coinvolge una comunità che non è solo cittadina ma che si muove a livello internazionale con le compagnie che vivono di respiro internazionale. E’ con grande convinzione e passione quindi che noi sosteniamo un Festival che dura da 20 edizioni ma che punta ad essere davvero un riferimento regionale e internazionale”.

“Obiettivo della Regione Puglia – ha concluso la Capone – è quello di considerare grandi eventi culturali come beni culturali. Stiamo lavorando sulla impostazione del piano strategico della cultura che vedrà realizzata, nei prossimi mesi, tutta un’attività con le associazioni, con le imprese, con i sindacati perchè le attività culturali siano non solo importanti di per sé ma anche per l’indotto che rappresentano. Il teatro, così come qualsiasi spettacolo dal vivo, è crescita culturale ma è anche animazione dei luoghi ed è anche economia. Il teatro è lavoro, è impresa, è ricaduta economica, è pubblico che partecipa. Il piano della cultura serve ad unire arte e musica con la ricaduta economica”.

Il Festival, patrocinato da Regione Puglia e Comune di Andria, è organizzato dal Consorzio Teatro Pubblico Pugliese.

Per il presidente del TPP Carmelo Grassi, il festival Castel dei Mondi è “una importante vetrina, l’unica pugliese, del teatro contemporaneo. Mi auguro, nei prossimi anni, do poter servire al meglio, anche con una struttura teatrale, una città importante come Andria, un delle nostre più grandi amministrazioni socie”.

“La 20esima edizione del Festival – ha aggiunto il Sindaco di Andria Nicola Giorgino – riparte dal coraggio e dalla determinazione che la comunità, e le comunità del nostro territorio insieme a quella pugliese, ha voluto manifestare attraverso l’organizzazione condivisa di questa edizione. Abbiamo organizzato un programma di altissima qualità, coinvolgendo tutta la città per farne un teatro naturale allargato. Abbiamo compiuto un grosso sforzo di progettualità artistica, come sempre di alto livello, per coinvolgere spazi locali e anche attori e autori locali non meno impegnati e noti. In questa 20esima edizione recuperiamo anche il concetto fisico di piazza centrale con lo chapitau installato in piazza Catuma ricordando così la vecchia tradizione delle famiglie circensi. Ovviamente questa edizione si realizza con il contributo ed il sostegno finanziario decisivo della Regione Puglia e di questo ringrazio il Presidente della Giunta Regionale, Michele Emiliano e l’Assessore regionale alla Cultura, Loredana Capone”.

L’assessore alla Cultura del Comune di Andria Luigi Del Giudice ha parlato di un “programma ricco con oltre 50 spettacoli e più di 20 compagnie. Aperto dal concerto dell’Orchestra del Teatro Petruzzelli del 2 settembre al Palasport, il Festival quest’anno ritorna ad impegnare alcuni attori e autori locali e offre un panorama di proposte artistiche di grande spessore”.

Di “stupore, riflessione collettiva e immersività”, quali concetti cardine intorno ai quali si muoverà la progettazione della XX edizione del Festival Castel dei Mondi ha parlato il direttore artistico del Festival 2016 Riccardo Carbutti che ha poi sottolineato l’importanza dei luoghi. L’idea cioè di utilizzare sia un teatro tenda da 400 posti a sedere nella piazza principale della città che altri 11 spazi disseminati nel centro storico e nelle periferie. (s.n.)

Questi i numeri e i luoghi della 20esima edizione del Festival Castel dei Mondi oltre 20 compagnie, per oltre 50 repliche, di cui 4 straniere, 5 concerti sezione Off, 4 laboratori, 2 conversazioni con l’autore, 1 anteprima, 1 lettura collettiva del Don Chisciotte di Cervantes, 1 prima nazionale e 6 prime regionali.

La edizione numero 20 coinvolge 12 spazi cittadini come luoghi di rappresentazione delle manifestazioni teatrali, non solo nel centro storico ma anche in piazze lontane dal cuore antico, come piazza Santa Maria Vetere, SS.Trinità, una scuola del rione periferico e “difficile” come quello di San Valentino e ovviamente Piazza Catuma, l’Officia di San Domenico, sede del Laboratorio Urbano, realizzato con i fondi del progetto regionale “Bollenti Spiriti” e diventato centro di aggregazione giovanile molto dinamico.

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