“Limitatamente al periodo di monitoraggio e fatte salve le considerazioni sui livelli di ozono, non sussistono condizioni di criticità e di parametri rilevati”. Lo scrive il responsabile del Centro Regionale Aria ,dell’Arpa Puglia, dott. Roberto Giva, nel report sulla campagna di monitoraggio della qualità dell’aria svolta nel cortile della scuola Verdi e richiesta dall’Amministrazione Comunale per valutare le concentrazioni degli inquinanti in quel sito, caratterizzato da elevati volumi di traffico veicolare.

Il monitoraggio, avviato il 26 maggio 2017, è terminato il 13 settembre dello stesso anno, e sono stati monitorati i seguenti inquinanti: PM10 No2 , benzene CO, SO2, Ozono.

Durante la campagna, “sono stati rilevati -si legge ancora nel report – i seguenti superamenti dei limiti di legge fissati dal D.Lgs. 155/10:

– 1 superamento del limite giornaliero della concentrazione di PM10 pari a 50 ug/m3;

– 29 superamenti del valore bersaglio per la protezione della salute umana per l’ozono pari a 120 ug/m3. A riguardo si osserva che alti livelli di concentrazione di ozono nei mesi estivi sono regolarmente registrati nei siti di monitoraggio della nostra Regione, a causa del forte irraggiamento a cui essa è soggetta in questa stagione.

Le medie di concentrazione registrate nel periodo del monitoraggio sono state le seguenti:

– PM10 : 23 ug/m3 (limite annuale di concentrazione pari a 40 ug/m3);

– No2: 13 ug/m3 (limite annuale di concentrazione pari a 40 ug/m3);

– benzene: 0,6 ug/m3 ( limite annuale di concentrazione pari a 5 ug/m3);

per ozono CO ed SO2 non sono previsti limiti sulla media annuale”.

Come si ricorderà, la campagna di motitoraggio è stata richiesta dal Comune di Andria al fine di verificare la qualità dell’aria in una zona diversa rispetto a quella in cui è presente la stazione fissa per la qualità, ovvero via Vaccina. Per il monitoraggio è stato scelto un sito sensibile, quale è un Istituto Scolastico, collocato in una zona ad alta densità di traffico veicolare.

“Il laboratorio mobile utilizzato -si legge nel report – è dotato di analizzatori automatici per il campionamento e la misura in continuo degli inquinanti chimici individuati dalla normativa vigente in materia, ovvero: particolato (PM10), ossidi di azoto (NO x), ozono (C2), benzene (C6H6), monossido di carbonio (CO) e biossido di zolfo (SO”).

Sul PM10, la concentrazione media nel corso della campagna è stata di 23 ug/m3. Durante il periodo di monitoraggio, inoltre, è stato verificato un solo superamento del limite giornaliero.

Per NO2, tutti gli ossidi di azoto, NO , NO2, N2O, etc, generati in tutti i processi di combustione, la concentrazione media rilevata è stata di 13 ug/m3; “ampiamente inferiore al limite, calcolato su media annuale, di 40 ug/m3”.

Per l’ozono “sono stati registrati 30 superamenti del valore bersaglio, come era da attendersi visto che il monitoraggio è stato effettuato durante il periodo estivo in cui la concentrazione dell’inquinante O3 aumenta notevolmente”.

Per il CO e SO2, monossido di carbonio e il biossido di zolfo originati sopratutto dal traffico di auto veicolare, “durante il periodo di monitoraggio non è stato mai superato il valore limite di 10 mg/m3”.

I dettagli ulteriori sono nel report di ARPA Puglia allegato.

“I risultati dei rilievi compiuti dall’Arpa Puglia in via Verdi, una delle arterie stradali ad alta percorrenza automobilistica , hanno dato esiti negativi, dunque lì la situazione ambientale è sostanzialmente positiva. E questo – commenta l’avv.Michele Lopetuso, assessore all’Ambiente- in analogia a quel che è accaduto nelle analoghe rilevazioni effettuate, pure dall’Arpa Puglia, in piazza Catuma qualche mese fa. Ciò nonostante proseguiremo in queste rilevazioni con una terza campagna di monitoraggio della qualità dell’aria in data e luogo da definire. A questa serie di rilevazioni si aggiungerà poi la attività che sarà assicurata dalla centralina mobile di rilevamento della qualità dell’aria di cui è stato disposto l’acquisto, in questi giorni, dal Settore Ambiente che, lo ricordo, ha già varato, ed è a regime da tempo, il piano di rilevamento dell’inquinamento elettromagnetico con le centraline installate sugli edifici pubblici. Dunque c’è la massima attenzione alle problematiche legate alla qualità dell’aria, sul tema dell’elettromagnetismo e anche del rumore perchè, sempre con l’Arpa, è in fase avanzata la definizione del Piano di Azione e delle misure di mitigazione dell’inquinamento acustico, come emerso da un incontro che abbiamo tenuto con la stessa Agenzia il 6 ottobre”.

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